Ognuno è diverso nessuno è perfetto
“Organismi e autopoiesi”
L’autopoiesi, termine coniato da Maturana e Varela, è la capacità di un sistema complesso, per lo più vivente, di mantenere la propria unità e la propria organizzazione, attraverso le reciproche interazioni dei suoi componenti.
In questi nuovi lavori Federica Ferzoco prosegue nell’osservazione della natura immaginando di avvicinare il concetto di autopoiesi alla creazione artistica plastica-scultorea, cercando di infondere nell’oggetto un ‘doppio movimento’: la creazione artistica e l’autocreazione. È il modo preferito per sottolineare la dialettica esistenza-esistente.
Nella prima serie di lavori “Ognuno è diverso nessuno è perfetto” le forme vegetali acquisivano ‘soggettività’ all’interno di un campo’, la tela, l’installazione, e davano l’idea di configurare un ‘pensiero’, una forza di aggregazione dove l’apparente casualità della disposizione di ciascun elemento evocava comunque delle forme, un’intelligenza, un’organizzazione della natura.
In questa seconda serie di lavori di “Ognuno è diverso nessuno è perfetto”, che ha un sottotitolo più esplicito, “Organismi e autopoiesi”, le forme vegetali sono più aggregate e appaiono su piattaforme ‘semoventi’ quasi a dare l’idea ora di una ‘indipendenza’ delle forme, e, per quel che riguarda il piano creativo, di un’indipendenza del pensiero e dei significati. Gli elementi in questo lavoro appaiono ‘più coscienti’ più spinti dalla forza della vita a colonizzare, a muoversi, a configurarsi come ‘forma delle cose’. Il lavoro richiama così i concetti più attuali ad esempio del costruttivismo sociale. In psicologia, come in arte, l’uomo agisce in base al senso e al significato degli eventi co-costruendo il mondo che lo circonda.
Aldo Strisciullo, luglio 2024